domenica 9 febbraio 2014

Malevic, le avanguardie russe

Ho visto questa mostra  allo Stedelijk, un museo luminoso, concavo come una vasca, che si apre sulla spianata dei musei ad Amsterdam e ne ho scritto su europaquotidiano www.europaquotidiano.it/2014/02/06/malevic-come-non-si-era-mai-visto/

mercoledì 5 febbraio 2014

Une stupéfiante complexité

Passeggiavo con Pia, il mio cane, nel giardino della scuola e mi domandavo se  nella vita era tutta questione di "fortuna".
L'associazione di pensiero mi riportava al nome dell' unico coniglio avuto in casa, che Francesco e Beatrice avevano chiamato"fortu", fortunato, almeno fino al giorno in cui Pia lo sbranò.
E non sono nemmeno riuscita a mantenere il segreto per evitare che Francesco a sei anni scoprisse che il suo cucciolo di labrador aveva ucciso il suo coniglio adorato e, con un moto improvviso della bocca, scagliato fuori dalla vasca le due tartarughe acquatiche. In un pomeriggio il mio cane aveva sfatato due luoghi comuni; che il labrador fosse un cane mansueto e che fosse particolarmente adatto ai bambini.
Era un pomeriggio limpido e freddo ed il colore del cielo si illuminava di giallo e arancione. Mi venne in mente l'osservatorio astronomico di New York dove, seduti su comode poltroncine nere, assistemmo alla nascita dell'universo e delle stelle. Mi ritornava in mente quella strana sensazione di essere seduta in una navicella spaziale, da dove osservi il cielo e le stelle a 360° e l'emozione che mi provocò la rappresentazione cinematografica della teoria del Big Ben. Non ricordo molto della teoria dell'espansione dell'universo, ma solo che mi colpì il fatto che ad un certo punto con la forza di gravità le regioni dell'universo più dense cominciarono ad attrarre materia e così nacquero le stelle, le galassie ed i pianeti in un moto rotatorio che mi dette quasi le vertigini. In quella prospettiva la mia stessa vita assumeva la consistenza di un granello e quella visione, il fatto di attribuire al "caso" la nascita di tutte le cose, mi lasciava imbambolata, intrappolata in un mondo sospeso, un mondo stupito dalla complessità dell'esistenza.