venerdì 22 febbraio 2013

Eternità

Parigi è malinconia e esaltazione dolorosa
Parigi è la mia atmosfera
È passato e futuro
È camminare fino allo sfinimento  e non averne mai abbastanza
Parigi è tutto l'amore cui il mio cuore possa aspirare
Rue du Bac, place des Vosges, le jardin du Luxembourg
E inorridire di fronte ai lucchetti sul Pont des Arts

martedì 12 febbraio 2013

La cristiano fobia

Come fuscello mosso dal vento colui che crede è vessato dalla tracotanza dei non credenti
Perché nessuno si domanda la ragione per cui il mondo è così arrabbiato con i cristiani come se il loro stesso esistere arrecasse cruccio ai laici, agli atei?
E perché non si lasciano liberi gli uomini di scegliere, nella sfera della coscienza, la propria inclinazione sia essa il credere o il non credere? Perchè il Papa uscente è stato tacciato così spesso di non essere al passo con i tempi quando la sua funzione è quella di preservare i valori della Chiesa, non già quella di guidare uno Stato laico? Perchè non si pretende lo stesso dagli esponenti di altre religioni?
L'impressione è che ci troviamo di fronte ad una nuova forma di assolutismo, che vorrebbe incidere sulle coscienze, in barba ai più elementari principi di libertà. Si va affermando la dittatura del Diritto, senza che vi sia come bilanciamento l'obbligo di rispettare la Natura dell'uomo. Tutto è consentito, e chiunque si frapponga, con un'idea diversa, alla realizzazione del Diritto viene accusato di essere reazionario e retrogrado. Il problema che si pone è la necessità di una mediazione tra interessi contrapposti attraverso il principio di tolleranza che prevede come corollario la tutela delle minoranze.
Domina la convinzione che i cattolici siano d'inciampo al progresso,
come se il pensiero cattolico avesse ancora influenza su qualsivoglia centro decisionale o fosse capace di indirizzare l'opinione pubblica.
L'uniforme indirizzo giurisprudenziale della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e della Suprema Corte di Cassazione dimostra casomai il contrario.
Si ha come l'impressione che i cattolici siano considerati ultimo baluardo del diritto naturale, eliminato il quale molti portatori di interessi diffusi e prevalenti brinderanno.
Ma è veramente così? O non è vero il contrario, che le coscienze dei cattolici ormai intorpidite dal secolarismo e dal relativismo siano come gregge spaurito in un mondo di lupi mannari?

domenica 10 febbraio 2013

Beat It, casse-toi: vola via

Siamo fatti della stessa materia dei sogni.
Come il sogno di Michael Jackson quando era bambino che riaffiora nelle canzoni più inaspettate.
Il dolore provato da bambino è stato la sua forza. Sembra di vederlo guardare con i suoi occhi grandi ed increduli suo padre mentre gli urlava "Beat It", che traduciamo eufemisticamente "togliti dai piedi".
"Gli devi dimostrare che non hai paura,
giochi con la tua vita, non è la verità o una sconfitta
Ti picchieranno,
e poi ti diranno che te lo sei meritato
allora "beat it", ma ti prenderai gioco dei cattivi".
Quanta felicità ci ha regalato e ci regala la sua musica, la sua forza di portare avanti la lotta per la sopravvivenza, solo per diventare un uomo.
E ci piace pensare che lui sia riuscito veramente a "togliersi dai piedi" volando via e trasformando quel dolore in arte, in una musica rivoluzionaria insieme soul, funk e rock. Sublimazione del suo sogno, la musica, la danza, l'essere riconosciuto come miglior artista del millennio ai World Music Awards.
I cattivi, gli invidiosi si sono, però, moltiplicati con lo spettacolare successo.
Hanno inscenato un turpe processo cercando di offuscarne l'onore, imputandolo di crimini infamanti.
Salvo poi pubblicare i fascicoli dell'FBI, nel 2010 dopo la sua morte, dai quali emerge che non è stata trovata alcuna prova a sostegno delle gravi accuse.
 Con le tue canzoni e la tua vita sei volato via, ti sei preso gioco dei cattivi trasformando in carica di felicità tutto questo dolore

sabato 9 febbraio 2013

Cognomi

Conosco una persona che si è laureata con il massimo dei voti in Economia alla LUISS.
Conosco una persona che parla perfettamente tre lingue, ha lavorato all'estero per quindici anni per una grande multinazionale italiana.
Conosco una persona che ha un retroterra culturale ed una competenza specifica in materia economica invidiabile.
Ora ha avuto una bambina bellissima e la sua azienda non lo vuole trasferire nel suo Paese d'adozione dove si vorrebbe riunire a sua moglie e a sua figlia.
 E' nipote di un padre fondatore della Repubblica.
Il peso di un cognome può essere paralizzante se ti hanno insegnato sin da piccolo che si deve e si può progredire in base alle proprie capacità. Se sei fiero di quel cognome non hai capito niente perchè sarai chiamato a lavorare il doppio, a sfoderare talento da vendere  solo per non sentir dire che sei un "raccomandato", solo per ambire ad essere giudicato per quello che sei: uno  che ha fatto solo il suo dovere, ma che nessuno si è mai filato.

martedì 5 febbraio 2013

Sì viaggiare

Come ci insegna Henri Michaux,cui è dedicata una parte del numero speciale di Le Magazine Littéraire intitolato "Eloge du voyage", viaggiare può rappresentare il senso di una vita, la ricerca di sé e del senso di spaesamento che spesso donano i veri viaggi. Sentire la colonna sonora del film "La febbre del sabato sera" ed essere catapultati nelle scene della propria vita, rivederle come un film che si è vissuto intensamente.
Ripensare a quel viaggio da Parigi, attraverso il Pas-de-Calais, verso Londra, l'hovercraft che si solleva leggermente da terra e sopra il mare della Manica,i finestrini sul paesaggio, l'alfetta metallizzata.Tu e tuo padre abbracciati di fronte al Big Ben. E mentre balli al ritmo di Donna Summer non sai se hai quarant'anni oppure otto, perchè l'eccitazione, lo stupore, il senso di avventura ed il piacere sono gli stessi di quando eri bambina, come il taglio di capelli preferito.
José Saramago diceva che " Bisogna vedere quello che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove prima pioveva...l'ombra che non c'era.
Bisogna ritornare sui passi già dati...per tracciare a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre."
L'avventura di ogni viaggio ci permette di scoprire o di riscoprire qualche cosa di noi e la musica delle volte è meglio di un aereo, la malinconia ci prende per mano e ci porta in luoghi reconditi, sconosciuti o noti, comunque entusiasmanti