mercoledì 22 ottobre 2014

Parigiocara il mio nuovo blog

Ho un nuovo blog, dove parlo di libri, di mostre, di viaggi,di nostalgia degli anni cinquanta un tempo in cui un aria di ingenuità e un senso di libertà rendendo la vita entusiasmante e avventurosa.
www.parigiocara.it

domenica 31 agosto 2014

Pensieri scomposti

Nei miei pensieri scomposti vorrei trovare il modo di trasmetterti fiducia.
Ascolto la tua musica e spio i tuoi sorrisi, mi sento impotente di fronte alle infinite possibilità di felicità o infelicità. Mi piacerebbe almeno darti qualche strumento per capire te stesso, ciò che vorresti, senza provare lo sgomento che io provo di fronte al mondo, senza doversi sentire inadatti ad esso. Un minimo sollievo me lo dà il pensare che tu sei diverso da me.


martedì 1 luglio 2014

La danza

Non so. Delle volte mi faccio domande.Altre mi commuovo al semplice ricordo di una sala buia e di un riflettore sul tutù rosa. La voce di mia mamma emozionata e fiera mi sembra di sentirla. Le mie gambe di dodicenne, la magrezza, la promenade,l'entrata degli artisti, i camerini, il trucco e la felicità su quel palco.

lunedì 21 aprile 2014

Un Jour je grandirais

Non so dare i nomi alle vie, alle canzoni, ai libri che leggo e ai film che vedo al cinema.
Non conosco le cose con processi razionali, ma solo con l'intuizione.
Spesso modifico i nomi dei posti, delle piazze, dei Paesi; ci rido sù, ma non è affatto divertente. Credo che sia una malattia, oppure una forma di ritardo mentale.
Non mi piace parlare per esibire ciò che so, ma solo comunicare le mie emozioni, ma spesso l'emozione mi impedisce di comunicare.
Mi piacerebbe vedere il mondo attraverso un paio di occhiali rosa, raccontarne le meraviglie, i profumi, e i colori brillanti, tralasciando i grigi, i luoghi comuni di coloro che parlano sempre credendo di sapere tutto, ma che lasciano nel cuore solo tanta tristezza.

giovedì 10 aprile 2014

Pugni

Sentimenti come pugni nello stomaco
Ia penombra nei ricordi di lei
come quando aspettavo il suo saluto
Protetto il mio sonno dalla sua veglia

mercoledì 9 aprile 2014

A proposito di Grace Kelly

In fondo anche l'algida bellezza di una semi-dea può sembrarci più umana se si indagano le ragioni psicologiche di tanta perfezione, come fa Elizabeth Gouslan nella sua biografia di Grace Kelly La glace et le feu. Ne ho scritto su Europa Quotidianowww.europaquotidiano.it/2014/04/09/divina-grace-fuoco-e-ghiaccio

sabato 5 aprile 2014

car2go

Come tutte le idee geniali la prima cosa cui pensiamo quando qualcuno inventa qualcosa di semplice e anche molto utile è "ma come ho fatto a non pensarci prima!"
Non solo queste piccole, maneggevoli macchine ti trasportano in zona a traffico limitato, con parcheggio incluso nel prezzo. Non solo ti danno la possibilità di scegliere se noleggiarla tutto il tempo oppure parcheggiarla dove vuoi (certo non sopra il marciapiede o sulle strisce gialle!) andare a cena in centro e poi cercare sullo smart phone la macchina disponibile più vicina a te; ma la cosa che ti manda letteralmente fuori di testa sono i tre alberini che sul display crescono e si popolano di fauna se hai una guida regolare, senza brusche frenate o accelerazioni.

sabato 29 marzo 2014

Una sera d'inverno

Una sera siamo arrivati di notte. Ha nevicato e la macchina sulla stradina di terra battuta slitta.  Sono scesa in mezzo alla neve con te in braccio che piangi.
Al buio la luce della luna illumina la neve, ma la paura di essere soli prende il sopravvento anche sul viso di mamma, la roccia.
 Fragile,vivo di ricordi eppure ho voglia di progetti felici con le persone che amo.
Mamma ci ha ceduto la sua stanza, che prima era sua e di papà, perché dice che stiamo più comodi.
Mi ha creato disagio e inquietudine, perché lasciare le cose come erano mi aiutava a pensare papà ancora con noi.
Ogni mattone della casa, ogni collina illuminata di lilla e di rosa, i pini e la betulla fragile che circondano la casa e pure la grinta, la voglia di ricominciare sono il mio stato d'animo.

mercoledì 26 marzo 2014

Nessuno mi può giudicare

www.europaquotidiano.it/2014/03/26/la-prigioniera-di-Mitterrand/
Al funerale di Mitterrand vennero alla luce molti suoi segreti, Un libro appena uscito in Francia "La captive de Mitterrand" parla della sua compagna Anne Pingeot, madre di Mazarine.  Ne ho scritto su Europaquotidiano

martedì 11 marzo 2014

domenica 9 marzo 2014

Ho sognato

Ho sognato un viaggio
ho sognato di essere accanto al guidatore che conduceva spericolato
ho sognato una strada piena di tornanti sospesa nel buio
e mio padre che guidando sorrideva
tanti chilometri e tante chiacchiere di cui ricordo solo il tono scherzoso
Mi è venuto a trovare nei sogni, mi ha lasciato l'entusiasmo e la paura

domenica 2 marzo 2014

Deserto, un miraggio

 Mi è sembrato di vedere il deserto, le dune ondulate che si muovono in un mare di sabbia rossastra,
uomini silenziosi che conducono i dromedari dalle zampe rigonfie come cuscinetti.
Ho sentito il sole che mi riscaldava e il vento che scuoteva le mie certezze.
L'andatura lenta, il lamento buffo del piccolo dromedario, la velocità delle nostre vite che corrono alla ricerca di chissà cosa.

Appunti di viaggio in Marocco

Ho amato i colori variopinti dei veli delle donne, i sorrisi sereni mentre lavano i panni nel fiume, mentre camminano tenendo per mano i bambini.
Ho amato gli asini, mezzo di trasporto diffuso sia nei villaggi che nella medina di Marrakech, che trottano per le stradine mentre portano ceste o trascinano piccoli carri.
Ho amato le case squadrate fatte di terra rossa e paglia, i teli variopinti tessuti e ricamati da donne che si danno il cambio per non affaticarsi troppo.
Ho cambiato la mia diffidenza verso le tradizioni di questo Paese in ammirazione per regole che sono sintomo di un senso forte di identità, il cui rispetto non sembra rendere schiavi, ma piuttosto liberi.
Di fronte alla loro presunta arretratezza, mi sono vergognata della nostra arroganza nel chiamare libertà una presunta superiorità nel riconoscimento dei diritti delle donne.
Viaggiare, guardare con i propri occhi, senza pregiudizi, aiuta a capire, a vedere il mondo con occhi nuovi.
Penso che un popolo che conserva le proprie tradizioni non è un popolo arretrato
e mi domando perché l'Italia non possa fare altrettanto.
Mantenere, proteggere le proprie tradizioni che sono ricchezza e identità.

domenica 9 febbraio 2014

Malevic, le avanguardie russe

Ho visto questa mostra  allo Stedelijk, un museo luminoso, concavo come una vasca, che si apre sulla spianata dei musei ad Amsterdam e ne ho scritto su europaquotidiano www.europaquotidiano.it/2014/02/06/malevic-come-non-si-era-mai-visto/

mercoledì 5 febbraio 2014

Une stupéfiante complexité

Passeggiavo con Pia, il mio cane, nel giardino della scuola e mi domandavo se  nella vita era tutta questione di "fortuna".
L'associazione di pensiero mi riportava al nome dell' unico coniglio avuto in casa, che Francesco e Beatrice avevano chiamato"fortu", fortunato, almeno fino al giorno in cui Pia lo sbranò.
E non sono nemmeno riuscita a mantenere il segreto per evitare che Francesco a sei anni scoprisse che il suo cucciolo di labrador aveva ucciso il suo coniglio adorato e, con un moto improvviso della bocca, scagliato fuori dalla vasca le due tartarughe acquatiche. In un pomeriggio il mio cane aveva sfatato due luoghi comuni; che il labrador fosse un cane mansueto e che fosse particolarmente adatto ai bambini.
Era un pomeriggio limpido e freddo ed il colore del cielo si illuminava di giallo e arancione. Mi venne in mente l'osservatorio astronomico di New York dove, seduti su comode poltroncine nere, assistemmo alla nascita dell'universo e delle stelle. Mi ritornava in mente quella strana sensazione di essere seduta in una navicella spaziale, da dove osservi il cielo e le stelle a 360° e l'emozione che mi provocò la rappresentazione cinematografica della teoria del Big Ben. Non ricordo molto della teoria dell'espansione dell'universo, ma solo che mi colpì il fatto che ad un certo punto con la forza di gravità le regioni dell'universo più dense cominciarono ad attrarre materia e così nacquero le stelle, le galassie ed i pianeti in un moto rotatorio che mi dette quasi le vertigini. In quella prospettiva la mia stessa vita assumeva la consistenza di un granello e quella visione, il fatto di attribuire al "caso" la nascita di tutte le cose, mi lasciava imbambolata, intrappolata in un mondo sospeso, un mondo stupito dalla complessità dell'esistenza.