mercoledì 10 aprile 2013

Les yeux de Stalin, la voix de Marilyn

 Henry Kissinger subì, come molti altri, la fascinazione per Mitterrand e alla sua domanda sulle sue impressioni  sulla Pyramide del Louvre, rispose "Cosa ne penso? Esattamente la stessa cosa che penso della vostra politica: quando ho sentito parlare del progetto non mi è piaciuto per niente; ma quando ho visto la sua realizzazione, l'ho ammirato."
Come tutti i grandi uomini Mitterrand aveva rispetto, ammirazione delle volte, per uomini politici di idee diverse dalle sue. "Dal loro primo incontro fu attratto dalla forza delle sue convinzioni e dal suo charme indefinibile"racconta Jaques Attali, per vent'anni suo principale consigliere, nel suo libro "C'était François Mitterrand", a proposito del suo primo incontro con Margaret Thatcher.
Pare che l'infatuazione che lo portò a proferire la famosa frase " Elle a les yeux de Staline et la voix de Marilyn Monroe" fu presto ricambiata. Non a tutti piaceva lo sguardo perçant, la sua allure da ultimo monarca di Francia, o  il timore reverenziale che incuteva su chiunque all'Eliseo si fosse imbattuto in quella ragazzina in gins e scarpe da ginnastica, Mazarine sua figlia "segreta" di cui tutti sapevano e di cui nessuno osava parlare. La Lady di ferro, che avrebbe dovuto detestare un alleato dei comunisti, un letterato che non si interessava alle questioni economiche, cedette presto al suo charme intellettuale e lo considerò uno dei suoi alleati più fedeli. Sembra che lei non abbia mai dimenticato la solidarietà espressa, contro l'avviso del Quai d'Orsay, il giorno dell'attacco alle Isole Falkland ed il voto, a fianco dell'Inghilterra, espresso all'ONU. Di Mitterrand lei più tardi disse " Nessun altro presidente francese avrebbe fatto questo per la Gran Bretagna. Crede in valori semplici, come me. E l'Alleanza, come l'Europa, è un valore semplice."
Quando fu costretta a lasciare Downing Street, Mitterrand la rimpianse dicendo " Era un avversario, ma almeno aveva una visione. L'impopolarità non le faceva paura." Erano le doti, avere una visione politica e l'indifferenza alle critiche, che, secondo Mitterrand, facevano di lei un capo di Stato.

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