venerdì 25 ottobre 2013

Mia sorella

Il suo viso, i suoi lineamenti armoniosi, il suo incarnato. Il suo silenzio. Il suo umorismo: "mi hanno farcito come una faraona", all'indomani di una lunga operazione per combattere un male il cui solo nome terrorizza.
Le infermiere ci sgridano, nella stanza c'è troppo chiasso. "Vi sembra la stanza di una paziente appena uscita da una complessa operazione?" ci apostofa l'infermiera. "No, per fortuna!". Non c'era quel compatimento peloso di quelle persone che partecipano solo apparentemente al dolore degli altri, c'era allegria e fiducia che le cose sarebbero andate per il meglio.
Al secondo passaggio, ci impone di abbassare la voce. Che ci possiamo fare se siamo felici di vedere lei di nuovo in mezzo a noi, con la sua vitalità, simpatia e bellezza intatte!

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