domenica 25 novembre 2012

Incipit

Forse è perchè l'autunno viene dopo l'estate, forse è perchè dal caldo sole estivo si passa al freddo e alla pioggia che precede l'inverno.
Forse è per questo che l'autunno non mi piace, perchè d'estate sto tutto il giorno all'aperto  e in autunno si torna a scuola e si sta più al chiuso in casa. E non riesco proprio a capire perchè a mia mamma piace tanto l'autunno.
A lei piace tanto andare nella casa in campagna dei nonni, dove in autunno le foglie degli alberi prima di cadere diventano di tanti bei colori: dal giallo, all'arancione, al rosso della vite americana.
Anche a me in fondo l'autunno un pò mi piace, perchè mi ricorda la vendemmia dell'uva dolce e mi ricorda il nonno che toglieva le foglie sul prato, il camino con l'odore di legna e la padella bucata per cuocere le castagne sulla brace rossa, un grande tavolone di legno dove tutti noi ci riunivamo allegri e io e mia cugina che saltavamo sui mucchi di foglie scricchiolanti.
Questo autunno non ho passeggiato nel bosco tanto amato, bardato nella giacca perchè fa freddo.
Non ho aiutato il nonno a togliere dal prato le foglie gialle e arancioni che cadono dal grosso tiglio del giardino. Non sono andato nemmeno a Gubbio per vendemmiare e non ho aiutato lo zio a travasare il vino dell'anno scorso.
L'autunno mi ricorda la fatica allegra della campagna,  mi ricorda la Peppa che ride con la faccia rossa davanti al camino, mi ricorda il sapore della farina impastata con l'acqua e la crescia che quando la mangi ti rimane un pò di cenere sulle dita.
Mentre cammino con Bea sulle foglie cadute che assomigliano ad un tappeto gigante le prendo la mano, alzo gli occhi e vedo le strane forme che fanno gli uccelli quando se ne vanno.

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