giovedì 16 maggio 2013

A proposito di Jolie

Si chiama "medicina difensiva" e consiste in tutte quelle pratiche che consentono di evitare un contenzioso medico legale.
C'è un tipo di medicina difensiva positiva (assurance behaviour) che consiste nel cosiddetto consenso informato e nel prescrivere una serie di esami  diagnostici che possano diminuire la possibilità di risultati negativi.
La medicina difensiva ha un costo molto alto, incide per oltre il 10% sulla spesa sanitaria nazionale.
Il costo maggiore, però, sembrerebbe di tipo emotivo, considerate le scioccanti dichiarazioni dell'attrice Angelina Jolie a proposito della sua decisione di sottoporsi ad una mastectomia bilaterale dopo l'esame del genoma.
Il Presidente dell'American Cancer Society ha dichiarato che a partire da quelle dichiarazioni 40 milioni di donne americane si stanno chiedendo " se io facessi quell'esame ( ancora abbastanza costoso, ma tra tre anni costerà 30 euro, ndr) cosa mi capiterebbe?"
Non si possono dare giudizi tranchant su decisioni così personali come sono quelle relative alla salute di una persona, tuttavia quando si assume un ruolo pubblico bisognerebbe essere molto prudenti nel pubblicizzare comportamenti discutibili che possono avere un forte impatto sull'opinione pubblica.
Ieri a Roma, si è parlato in un convegno, al quale è intervenuto anche il candidato Sindaco Ignazio Marino,  di medicina difensiva in tempi di crisi, dei suoi costi divenuti insostenibili per il nostro Sistema Sanitario Nazionale.
Una soluzione è stata individuata in alcune buone pratiche come quella di migliorare il rapporto di fiducia medico paziente. In Italia dovremmo ripartire da ciò che di buono esiste, ad esempio nel settore della medicina generale, che si caratterizza proprio per quel rapporto umano tra medico e paziente,  diffuso in modo capillare, che è alla base di un sistema adeguato di cura. Conoscendo il paziente e la sua storia umana, oltre che diagnostica, il medico assume anche la funzione di consigliere dotato di equilibrio e di buon senso. Ad una persona con una storia di traumi familiari legati al cancro non gioverebbe di più un medico che consigli uno stile di vita sano e controlli preventivi, piuttosto che un'esame del genoma?


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