martedì 7 maggio 2013

Suggestioni milanesi

Arrivare a Milano, le sue pietre color sabbia, i tram, la via dei giardini.
L'aria frizzante a via del Gesù dove all'interno di un palazzo una targa ricorda la prima radiostazione di broadcasting di Milano il 10 maggio 1925 da parte di tre radio amatori tra i quali il conte Boschetti. Un pò di pioggia a Milano non guasta, mentre cammini per via Serbelloni e scorgi un grande orecchio di bronzo, dello scultore milanese Adolf Wildt. Fu concepito come un citofono ed è incastonato nella costruzione liberty di Palazzo Sola-Busca.
Poi entrare in uno dei più antichi palazzi di corso Venezia, Palazzo Serbelloni,  dalle belle sale napoleoniche dove Joséphine de Beauharnais soggiornò. A Joséphine che manifestò a Napoleone il suo disappunto indossando lo stesso abito per due sere di seguito, Napoleone disse "Vedo che non avete avuto nemmeno il tempo di cambiarvi d'abito da ieri".
L'elegante metropoli ti incanta anche per i suoi locali storici, come il Café Cova, immutato anche nelle insegne, nell'accuratezza del servizio, o come il Sant Ambroeus, locale simbolo della Belle Epoque.
Visitare a Palazzo Reale la collezione Netter dove ritroviamo, fino all' 8 settembre 2013, i poetici ritratti di Modigliani, le vedute parigine di Utrillo ed i quadri ispirati all'arte africana di André Derain.
Ammirare l'eleganza di quei ritratti, di quelle figure femminili dal collo lungo e dagli occhi a mandorla e scoprire che Modigliani seguiva il suo gusto a costo  non essere apprezzato sul mercato, se non dopo la sua morte. Amedeo Modigliani, detto anche "il filosofo"per le sue conversazioni di storia e di filosofia con il nonno Isacco Garsin, un giorno a Diego Rivera, che gli consigliava di dipingere paesaggi urlò, di fronte ad un Picasso ammutolito, " Paesaggi! Ma non farmi ridere, il paesaggio non vive!"
Al Teatro alla Scala due figure eteree, Bolle e Zakharova, danzano Gisèle, e tornare ad emozionarsi anche solo per l'orgoglio di essere italiani.

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