sabato 29 settembre 2012

La Petite Dame

 Ci sono cose che non mi riesco a spiegare.Come il costume italico di tradurre i titoli dei film.
Il bellissimo Intouchables è stato tradotto Quasi amici, tanto valeva il titolo del libro da cui la storia è tratta "Il diavolo custode". Illuminanti sono le parole dette ai registi dal protagonista della storia vera fate in modo che sia divertente perchè questa è una storia che va trattata con umorismo. Più che un parigino miliardario sembrerebbe un napoletano.
Chiave di lettura del film è la frase pronunciata da François Cluzet quando, all'avvocato che lo metteva in guardia dal fatto che il suo assistente fosse senza pietà, lui risponde che è esattamente ciò di cui aveva più bisogno. Il bravissimo e divertentissimo Omar Sy adempie magistralmente al compito e ci fa ridere con battute brutali, prive di compassione, esilaranti. E poi penso all'infermiera nera di quell'ospedale grigio alla periferia di Parigi, talmente alta e robusta da far sembrare mia madre una bambina e penso al fatto che la mancanza di grazia di queste persone è stata smentita dal soprannome che diedero a quella signora italiana, dolce e mansueta la Petite Dame.

1 commento:

  1. Petite Dame, apprezzata e amata da chiunque, anche da chi la aveva incrociata per caso, per pochissimo tempo.

    RispondiElimina